Il servizio viene realizzato in PPP “contrattuale” tra il Partner Privato (associante) ed il Partner Pubblico ASL BR (associato) nella forma di “Associazione in partecipazione”.
L'associante comprende aziende leader nel settore socio sanitario assistenziale e domiciliare, con una compagine caratterizzata da società con forti e consolidate specializzazioni nel settore: la capofila Società Cooperativa Sociale Onlus “San Bernardo a.r.l.”, la Società Cooperativa Sociale “Occupazione e Solidarietà”, la Società Cooperativa Sociale Onlus “Sirio” e, per rispondere alla visione di servizio innovativo richiesto dalla ASL di Brindisi, da un’azienda di servizi informatici specializzata in e-Health (Telemedicina, Telecontrollo, Auto check-up) e soluzioni di assistenza sanitaria THCS – Telemedicine for Health Care Solutions.
Il servizio mira a raggiungere i seguenti obiettivi:
1. Migliorare l’efficacia e l’efficienza gestionale in considerazione della flessibilità ed del know-how del partner privato.
2. Creare un’efficienza produttiva dei servizi in quanto è alla piena economicità del servizio che risulta finalizzata la sperimentazione gestionale: lontana da logiche di mera attività di impresa, ma idonea alla riorganizzazione ed al potenziamento dell’offerta di servizi sanitari sul territorio, tale forma gestionale deve ritenersi funzionale all’obiettivo di migliorare, in coerenza con le previsioni del Piano Sanitario Regionale, la qualità dell’assistenza e la convenienza economica.
3. Migliorare la percezione di qualità del servizio nella cittadinanza integrando l’offerta sanitaria con una complementare attività di formazione che coinvolga prioritariamente gli enti locali, gli Enti di ricerca pubblici e privati, gli Enti di formazione, i Dipartimenti della ASL e tutti gli Istituti di ricerca e formazione sanitaria al fine di creare un servizio di eccellenza anche sotto l’aspetto formativo e professionale in ambito assistenziale, producendo anche uno sviluppo qualitativo dell’assistenza offerta e prestata.
4. Potenziare l’attività della Porta Unica di Accesso (PUA) per facilitare l’utilizzo del sistema delle cure domiciliari.
5. Focalizzare l’economicità della gestione dell’attività sanitaria con l’individuazione, preferibilmente, di un soggetto privato che garantisca una più agevole concordanza di interessi con le istituzioni pubbliche, anche alla luce dei meccanismi di controllo e di verifica che la ASL di Brindisi intende esercitare sulla gestione e con il vantaggio, inoltre, di non dover subire le conseguenze di eventuali risultati di gestione negativa.
6. Definire il contesto operativo per il monitoraggio dei maggiori fabbisogni formativi con specifico riferimento alla figura professionale dell’OSS – Operatore Sociosanitario e alla svolgimento del proprio lavoro in funzione aiuto- infermieristica, a supporto del percorso di competenza della Regione Puglia per la definizione eventuale di una nuova qualifica professionale di OSS specialistico da impiegare nelle cure domiciliari a valenza sanitaria.
7. Favorire la definizione di PAI per i pazienti non autosufficienti presi in carico con i servizi domiciliari ADI previsti, che tengano conto dei maggiori fabbisogni assistenziali dei rispettivi nuclei familiari, e in essi dei care giver, da corrispondere con l’introduzione sperimentale dei buoni servizio di conciliazione per l’acquisto diretto delle famiglie di prestazioni socioassistenziali domiciliari ad integrazione delle prestazioni ADI, e il monitoraggio dei casi in itinere.